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Pubblicità per Amazon, SIL ed ALI scrivono a Lucia Annunziata

thehuffingtonpostLo sfogo delle principali Organizzazioni dei librai italiani: “sull’Huffington Post articoli ‘pubblicitari’ per l’acquisto di libri online. Ma non sono segnalati adeguatamente”

Cristina Giussani, Presidente del SIL (Sindacato Italiano Librai) Confesercenti e Paolo Ambrosini, Presidente dell’ALI (Associazione Librai Italiani) Confcommercio, hanno scritto a Lucia Annunziata, Direttrice dell’Huffington Post, segnalando come la una rubrica del suddetto “10 libri per l’estate (da acquistare su Amazon) che non potete non leggere” faccia pubblicità, senza segnalarlo adeguatamente ai lettori.
“Non si tratta di uno spazio promozionale – spiegano Giussani e Ambrosini – ma di una specie di rubrica. In un Paese dove da anni si sta cercando di fare politiche per il salvataggio delle librerie, indipendenti e non, non possiamo tacere davanti un sito giornalistico che consigli di acquistare su Amazon, comunicando di prendere una percentuale sulle vendite; ci sembra un sistema privo di una visione lungimirante e anche poco chiaro, rispetto alle consuete forme pubblicitarie. La direzione in cui sta andando il commercio italiano è quella dell’omologazione, delle scelte al ribasso, delle città svuotate dai piccoli commerci di vicinato. Ci rammarica vedere che anche testate importanti e riconosciute contribuiscano a questo appiattimento”.
“Il libro non è un bene qualsiasi – dicono ancora SIL e ALI – e la libreria, specie nelle piccole città e nei centri di provincia, va salvaguardata per il lavoro che svolge nella promozione della lettura e nel fare rete con biblioteche e scuole del proprio territorio, lavoro che certamente nessun portale di vendita internazionale farà mai”.
“Se Huffington Post – concludono Giussani e Ambrosini – avesse promosso la lettura, suggerendo qualche titolo e invogliando i lettori ad acquistare libri, senza specificarne il luogo, avrebbe fatto una bellissima figura e ne avrebbe guadagnato in immagine”.

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