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Libri di testo e corredo scolastico, Sil: “basta esagerazioni e allarmismi ingiustificati sui costi per le famiglie”

Il sindacato dei librai: servono rilevazioni indipendenti per dare agli utenti numeri e consigli corretti.

Libri di testo e corredo scolastico, Sil: “basta esagerazioni e allarmismi ingiustificati sui costi per le famiglie”“Assistiamo, con la solita puntualità, a vari comunicati stampa delle associazioni dei consumatori sulle spese per la scuola. Nella semplificazione e nel chiaro intento di fare del sensazionalismo e guadagnare qualche tesserato, si parla di stangata di settembre: una esagerazione basata su numeri e calcoli quanto meno dubbi, che crea allarmi ingiustificati nelle famiglie. Un’associazione si spinge perfino ad indicare in modo incredibile, e non documentato, che al supermercato si spenderebbe addirittura il 30% in meno che in cartolibreria. Così si fa disinformazione, creando un danno per i consumatori a vantaggio solo della grande distribuzione”. A dichiararlo è Antonio Terzi, vice presidente nazionale e responsabile scuola del Sindacato Italiano Librai Confesercenti.

“Andando a fondo nello sviscerare i numeri proposti”, spiega Terzi, “si trova che i 1.100€ di spesa massima, ‘denunciati’ da alcune associazioni, si riferiscono in realtà all’intera spesa annuale, comprensiva di tutto il materiale di consumo da acquistare nel corso dell’anno scolastico. Quale salasso di settembre, quindi? Anche l’analisi dei conti ci lascia basiti: zaini ed astucci non si acquistano ogni anno, anche se forse questo accade più di frequente se questi vengono comprati nei supermercati. Stesso discorso vale per i dizionari: quelli comprati all’inizio del ciclo scolastico si portano almeno fino in terza media o in quinta liceo, non si acquistano nuovamente ogni anno come i calcoli diffusi alla stampa invece suggeriscono. Quindi sarebbe più corretto confrontarsi su prezzi e spese medi per ogni ciclo di studi”.

“Crediamo sia opportuno per tutti – conclude Cristina Giussani, Presidente Nazionale Sil Confesercenti – dimostrare maggiore onestà intellettuale nel fornire agli utenti numeri corretti e consigli davvero utili e disinteressati, come oggi non sembra avvenire. Per parte nostra proponiamo che dal prossimo anno si possano effettuare rilevazioni indipendenti ed eque, per le quali ci impegnano a mettere a disposizione i dati e i prezzi reali delle cartolibrerie nostre associate.  Chiediamo per contro l’impegno delle associazioni dei consumatori a diffondere con la medesima enfasi dal prossimo anno, se i risultati come siamo certi saranno quello che ci aspettiamo, l’informazione che al contrario la spesa è più conveniente in cartolibreria che non nei supermercati. Nei quali le offerte sulla scolastica troppo spesso servono come ‘promozioni civetta’: tecniche di marketing per attirare le famiglie e spingerle all’acquisto di altri prodotti collaterali, danneggiando evidentemente l’interesse globale dei consumatori che le stesse associazioni dovrebbero tutelare”.