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Editoria: Sil Confesercenti, necessaria riforma della scolastica

Il Sindacato librai Confesercenti scrive al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi “sollecitando l’avvio di un percorso di riforma sul tema dell’editoria scolastica”.

“Dopo le rassicurazioni avute a più riprese da tutte le forze politiche – sottolinea il Sil nella lettera – ci preme, in questa fase, porre l’accento sulle preoccupazioni dei librai, in vista degli approvvigionamenti per il prossimo anno scolastico 2021/22. Da un’attenta analisi dei cataloghi degli editori notiamo un larghissimo ricorso a nuove edizioni e la messa fuori catalogo di tanti testi, adottati fino allo scorso anno”.

“Una scelta – dice la Presidente Cristina Giussani – che avrà due effetti molto negativi: innanzitutto sulle famiglie, molte delle quali economicamente provate dalla pandemia, che si vedranno costrette a spese ingenti non potendo usare libri già acquistati in passato e precludendosi il ricorso all’usato. Il secondo forte impatto lo si avrà sulle librerie che verranno schiacciate dalla concorrenza di quei canali distributivi non specializzati, che praticano sconti insostenibili per le attività commerciali specializzate”.

“Librerie che – ricorda Giussani – nei centri storici, nei centri commerciali stanno registrando perdite di fatturato importanti, così come le cartolibrerie e le universitarie e che, se non riusciranno a riprendere le vendite, nessun ristoro potrà salvare dal chiudere”.

“Chiediamo al Ministro – conclude il Sil – l’impegno a procedere al più presto con una riforma del sistema di distribuzione dei libri di scuola che preveda sia un nuovo sconto massimo praticabile al pubblico sia l’erogazione alle famiglie di maggiori contributi per l’acquisto dei testi. Contributi necessari viste le gravi contingenze in cui molte famiglie vivono”.