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Editoria: SIL Confesercenti, dati Istat certificano il ruolo centrale delle librerie indipendenti nella filiera

Libri cartacei preferiti dagli italiani

“Il ruolo delle librerie indipendenti è fondamentale per la tenuta di tutto il sistema editoriale italiano”.  Così Cristina Giussani, presidente del SIL – Sindacato Italiano Librai Confesercenti – a commento dei dati Istat su “Produzione e lettura di libri in Italia”, relativi all’anno 2022.

Infatti, secondo l’Istituto di Statistica, come nel triennio precedente, lo scorso anno le librerie indipendenti sono risultate il canale di commercializzazione che consente i maggiori ricavi a gran parte degli editori (61,7%), seguite a distanza dagli store on-line italiani (59,8%).

“Altro dato interessante per i librai – continua Giussani – è che il formato cartaceo resta il preferito degli italiani. Nel 2022, infatti, sono 19 milioni 113mila i lettori di libri cartacei, il 34,1% della popolazione di 6 anni e più, pari all’86,9% dei lettori. In questo il ruolo della libreria è essenziale: tenere in mano un volume, girarne le pagine, fa venire voglia di acquistarlo”.

“Lo stesso dicasi per le biblioteche, presidio fondamentale per far crescere la lettura nel Paese e ridurre le disuguaglianze. Per questo il nostro sindacato si sta battendo anche affinché il fondo per le biblioteche venga confermato, in quanto importantissimo non solo per gli attori della filiera, ma per la diffusione della lettura in generale”.

“Se si analizzano i dati Istat – conclude la Presidente del SIL- si apprende che a leggere i cartacei sono specialmente i bambini fino a 10 anni di età (86,4%). Questo ci fa sperare che sia un’abitudine che manterranno nella crescita. La lettura e l’importanza della conoscenza devono diventare sempre più i pilastri sui quali si basa lo sviluppo dei giovani. Per questo ci siamo confrontati con il Ministero dell’Istruzione, affinché si lavori ad un bonus per le famiglie per l’acquisto dei testi scolastici, almeno fino alla scuola dell’obbligo. Un confronto che auspichiamo sia produttivo e che porti anche ad un sempre maggiore riconoscimento della funzione essenziale delle piccole librerie indipendenti”.