I finanziamenti previsti nella normativa potrebbero dare un po’ di respiro a un settore già in sofferenza
“Ci riesce particolarmente difficile credere che il ritardare l’entrata in vigore della legge sul libro, come richiesto dagli Editori, continuando a vendere libri con sconto 15% sul prezzo di copertina anziché 5%, come prevede la nuova normativa, possa attenuare gli effetti della crisi del settore, ora accentuata dal Coronavirus”.
Così il Sil, Sindacato librai Confesercenti che sottolinea: “pur condividendo la preoccupazione espressa dagli Editori rispetto i possibili effetti recessivi sull’economia del Paese, dovuti al timore dei cittadini di contagio del Coronavirus, ci sembra però alquanto improprio utilizzare questa tragica evenienza per proporre un rinvio della pubblicazione della legge che, anzi, potrebbe contribuire ad arginare questa ulteriore emergenza che rischia di mettere ancor più in crisi le già provate librerie. L’entrata in vigore della legge ed il conseguente lavoro sui decreti attuativi, sui quali dovremmo collaborare con il Ministero tutti insieme, daranno, invece, un po’ di respiro alle librerie”.
“Posticipare a settembre l’entrata in vigore della legge, come chiedono gli Editori – conclude il Sil – significherebbe far saltare tutti i finanziamenti previsti dalla normativa per l’anno in corso: un ulteriore duro colpo a un settore che, da tempo, vive in uno stato di profonda difficoltà. Le norme che aumentano il credito d’imposta ed i finanziamenti per la promozione alla lettura contribuirebbero al sostegno delle librerie indipendenti che, passato questo momento di emergenza, avranno bisogno di tutto il supporto possibile per non essere costrette ad abbassare, definitivamente, la saracinesca”.