Il 19 maggio scorso, nel corso della trasmissione “Striscia la Notizia” è andato in onda un servizio riguardante alcune situazioni di utilizzo improprio del Bonus per i diciottenni.
Venivano mostrate le immagini di alcuni esercizi commerciali che proponevano anche denaro contante a fronte dell’incasso del buono di 500 €.
Il SIL-Confesercenti ha già segnalato alle competenti Autorità in altre circostanze l’esistenza di comportamenti contrari al dettato di Legge e allo spirito dell’iniziativa, anche da parte di qualche esercente. Le violazioni, qui attribuite a quegli specifici esercenti, riguardano in alcuni casi anche il Bonus Carta del Docente, per il quale si sono registrate richieste da parte degli aventi diritto altrettanto non in linea.
Teniamo però a precisare e a segnalare che il comportamento di alcuni esercenti – che non abbiamo alcuna intenzione di difendere, perché reca danni enormi all’immagine e alla professionalità di una Categoria e di quanti svolgono onestamente il proprio lavoro – non può portare a generalizzazioni e nemmeno a travalicare in un giudizio complessivo dell’operazione. Il Bonus per i diciottenni, infatti, sta riavvicinando tanti giovani ai consumi culturali, recuperando il rapporto tra gli stessi e le librerie. Che sono e rimangono, al di là di alcune eccezioni documentate, luoghi che, diffondendo cultura, non possono prescindere da un elevato senso della legalità.
Peraltro le librerie stesse soffrono da anni i danni di comportamenti e abitudini contrari ai termini di Legge (citiamo a mero titolo di esempio le vendite di testi nelle scuole e il mancato rispetto della Legge Levi) che, mentre le costringono alla chiusura (il 6,7% delle librerie italiane ha chiuso nel solo 2016), non trovano la medesima attenzione dei media.
Il SIL-Confesercenti ribadisce la propria vicinanza ai librai e cartolibrai onesti, stigmatizzando al tempo stesso tutte quelle operazioni che vanno a ledere interessi ed immagine della Categoria.