Il 31 agosto è stata finalmente pubblicata la circolare ministeriale che determina i prezzi dei testi scolastici per la scuola primaria con aumenti di circa il 10% rispetto ai prezzi dello scorso anno.
Tutto ciò è frutto della soluzione di un contenzioso aperto dall’AIE, relativamente al blocco dei prezzi di questi testi praticato dal MIUR per alcuni anni dal 2008, da parte del Il Consiglio di Stato che, in data 15 luglio 2015, ha dato ragione all’AIE e agli editori ricorrenti, imponendo al MIUR il ricalcolo delle tabelle ministeriali a partire dal 2008 appunto, capitalizzando i vari aumenti che erano stati a suo tempo negati.
Il SIL, pur considerando che questo aumento farà salire il fatturato di quei librai e cartolibrai che ancora riescono a fornire ai loro Comuni questi testi, ritiene questa dinamica molto pericolosa. In anni in cui il caro-scuola e il caro-libri danno modo all’opinione pubblica di schierarsi contro le librerie, si corra i il rischio che da questi aumenti, che vanno ad incidere sui bilanci degli enti locali, scaturisca per il futuro una corsa alle gare al ribasso per la fornitura dei testi promosse dagli enti locali, che penalizzerà ancora una volta i librai e cartolibrai del territorio.
Abbiamo pertanto immediatamente esposto queste preoccupazioni, che si aggiungono ad un quadro già difficilissimo, alla presidente della Commissione Cultura con cui siamo in strettissimo costante contatto.