Trefiletti, Federconsumatori: “Occorrono misure urgenti per il contenimento delle spese per l’istruzione”
Ai sensi dell’art. 2 della legge 27 luglio 2011, n. 128, recante la “Nuova disciplina del prezzo dei libri”, è consentita la vendita dei libri ai consumatori finali, da chiunque e con qualsiasi modalità effettuata, con uno sconto fino ad una percentuale massima del 15 per cento sul prezzo fissato dall’editore.
Una normativa disattesa da alcuni esercizi della grande distribuzione che stanno proponendo, in questo periodo, con riferimento alla vendita dei libri scolastici, campagne di sconto da considerare in violazione del divieto sopra descritto, a volte “aggirandolo” mediante artifizi che comunque perseguono il medesimo obiettivo sostanziale.
Sul tema si sono confrontati il vicepresidente del SIL-Confesercenti, Antonio Terzi, il presidente di ALI, Alberto Galla, ed il presidente di Federconsumatori , Rosario Trefiletti, nel corso di un incontro finalizzato alla creazione di un tavolo di confronto sulle problematiche del settore. In special modo riguardo i testi scolastici.
La politica dei prezzi praticata in questo periodo dalla Grande Distribuzione – è stato sottolineato dai Librai– determina una concorrenza sleale a danno degli esercizi specializzati che da sempre rappresentano, soprattutto in tema di testi scolastici, il riferimento per le famiglie italiane nel corso di tutto l’anno scolastico e non soltanto nel periodo precedente la riapertura delle scuole. Attrarre la clientela con sconti superiori ai margini previsti per legge, vuol dire mettere fuori gioco le librerie, provocando così un danno anche agli acquirenti che necessitano di una continuità annuale.
Rosario Trifiletti, Presidente di Federconsumatori, a questo proposito, ha preso atto dai rappresentanti delle organizzazioni di categoria dei librai della preoccupazione che, viste le attuali condizioni di mercato per le librerie ed il proseguimento di tali iniziative da parte della Grande Distribuzione, senza un intervento del legislatore o del Governo, mette seriamente a rischio la sopravvivenza delle librerie sul territorio nazionale.
I presidenti di Sil ed Ali, altresì, hanno sottolineato le ulteriori difficoltà rappresentate da profonde rigidità nei rapporti commerciali con gli editori e con la filiera della distribuzione del libro. Rigidità che non consentono alle librerie del territorio di competere con le offerte proposte, illegittimamente, dalla Grande Distribuzione.
In questo quadro, i rappresentanti degli esercenti ed il Presidente della Federconsumatori hanno convenuto sulla necessità di mettere in campo iniziative per produrre interventi strutturali in grado di contenere le spese per l’istruzione nel rispetto delle normative vigenti e delle prerogative del ruolo del libraio. Strada peraltro già intrapresa da molte librerie con l’ampliamento dell’offerta al libro di testo usato.