La crisi ha sconvolto il nostro Paese penalizzando tutti i settori produttivi, ma nell’editoria, purtroppo, ha inciso in modo più drammatico, essendosi sommati gli effetti economici sfavorevoli ad un retaggio culturale negativo che si tramanda di generazione in generazione: in Italia si legge sempre meno.
Per questo, particolare importanza rappresenta per il settore il Disegno di Legge che siamo stati chiamati a commentare attraverso l’invio di una documentazione alla Commissione Cultura della Camera, contenente le nostre valutazioni ed insieme indicazioni sulle emergenze e le necessità del settore.
Condividiamo l’impostazione e l’idea di filiera del libro non vista solamente come filiera produttiva tradizionale, ma anche culturale e sociale. Condividiamo lo spirito del progetto e le finalità perseguite, ma pensiamo che debba essere inserito nell’ambito di una visione più ampia del tema «libri e lettura»; crediamo che il sistema che ruota intorno al libro vada riformato prendendo spunto da questo Disegno di Legge e dalla Legge Levi, procedendo ad una revisione della Legge 62/2001 e di alcuni aspetti della normativa della scuola.
Nella Proposta di Legge in oggetto, è apprezzabile il punto riguardante il marchio delle librerie di qualità, proposta che avevamo in programma anche noi, come SIL Confesercenti, e che andrebbe svolta in maniera più articolata, definendo con regole precise e chiare cosa si intende per libreria indipendente di qualità.
Gli Articoli 14 e 15, poi, ripropongono un tema come quello delle agevolazioni fiscali e/o finanziarie che ci riportano a tutta la gestione dei testi di adozioni scolastica, tema che per noi librai del Sil è molto caro. E’ ancora recente la delusione nel veder cancellata la possibilità di un recupero fiscale, sotto la forma di credito d’imposta, per i cittadini che acquistavano libri sia scolastici che non, prevista in un primo momento nell’ Art. 9 della L. 9/2014 conosciuta come “Destinazione Italia” con il titolo “Misure per favorire la diffusione della lettura”. Anche se a più riprese è stato promesso di intervenire a favore delle famiglie sull’onere della spesa che grava per l’acquisto dei testi della scuola, crediamo che introdurre lo sgravio fiscale, soprattutto per l’acquisto dei libri di scuola, potrebbe essere un elemento determinante per ricollocare le librerie di qualità al centro della diffusione del libro. La speranza è che la Commissione possa ripresentare la proposta al governo, nell’ambito di questo Disegno di Legge, sicuri che il ruolo della scuola sia fondamentale anche nel far appassionare i bambini al libro fino dall’età prescolare, e farli diventare dei buoni lettori in futuro.